Home


Muse




Figlie di Zeus e di Mnemosine (la memoria), dee del
canto, della poesia e delle arti, le Muse sono in tutto nove
(ma, secondo un’altra tradizione, in origine sarebbero state
soltanto tre). Clio è la Musa della storia, Euterpe della
poesia lirica, Talia della commedia, Melpomene della
tragedia, Tersicore della danza, Erato della poesia erotica,
Polinnia degli inni, Urania dell’astronomia, Calliope
dell’epica, la più illustre. La loro guida è Apollo. Abitano sul
monte Elicona, ma sono attribuite loro anche altre dimore,
presso monti o fonti. Vengono identificate dai Romani con le
Camene.
Le Muse sono personaggi tipici del mito e quindi
sostanzialmente estranee alle narrazioni favolistiche. D’altra
parte, nel Romanzo di Esopo, il favolista viene descritto
come devoto a esse. Egli è esponente di una cultura popolare
e trascura il culto del dio Apollo, che è guida delle più umili
Muse e «ipostasi di una sapienza sacerdotale e
aristocratica»: il dio è incollerito nei confronti di Esopo, pur
senza esserne stato sfidato, come accade invece nel caso del
satiro frigio Marsia (Jedrkiewicz 1989, 91 ss.). Ancora nel
Romanzo, a Babilonia il re Licurgo fa erigere una statua
d’oro a Esopo tra quella delle Muse per sancire
pubblicamente la saggezza del favolista.
Peraltro, le Muse compaiono soltanto nella favola che
spiega l’origine delle cicale, narrata da Platone (Fedro 259bd):
un tempo uomini amanti del canto, le cicale ottengono
dalle Muse il dono di cantare per tutta la vita, senza la
necessità di nutrirsi. Il passaggio da uomo ad animale si
ritrova anche altrove (cfr., ad esempio, quella
dell’agricoltore mutato in formica: Esopo 240 Ch.). Un altro
riferimento alle Muse si registra in Fedro, che, nel prologo al
suo terzo libro (vv. 17 ss.), rivela di essere stato partorito
sulle giogaie del monte Piero, dove Mnemosine, secondo una
tradizione che risale a Esiodo (Teogonia 53 ss.; 915 ss.), si
unì nove volte con Giove in Pieria, generando le nove dee. Di
qui si è ipotizzata la provenienza macedone di Fedro, che,
però, probabilmente è originario della Tracia: in realtà il
riferimento pare puramente letterario ed è finalizzato a
nobilitare l’arte del poeta.






Bibliografia


Stocchi C. Dizionario della favola antica, BUR, 2012

Torna agli articoli