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Oracolo




Risposta che, secondo la credenza degli antichi, gli Dei o gli eroi facevano alle domande loro indirizzate nei templi, nei boschi, nelle grotte e in altri siti che si chiamavano Oracoli. Queste risposte venivano fatte, o verbalmente da un profeta o da una profetessa, detta sibilla, o con sogno, con un rumore, con un segno qualsiasi, che era poi interpretato dai sacerdoti. Gli oracoli più famosi dell'antichità furono in Grecia quelli di Apollo, che furono ventidue, fra cui il più rinomato era quello di Delfo; di Giove, specialmente quello di Dodona, che era il più antico di tutti gli oracoli greci; di Esculapio a Epidauro; di Trofonio a Lebadea; di Anfiarao a Oropo. In Italia, si menzionano la Sibilla di Cuma e i libri sibillini, poi igli oracoli di Fauno, quelli della Fortuna di Preneste, delle Ninfe Albunea Carmenta, Egeria, ecc. I Romani consultavano gli auguri.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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