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Pensiero e coscienza




In senso lato, il pensiero è l'operazione con cui il soggetto percepisce ciò che gli sta accadendo: "Con la parola pensare, intendo tutto ciò che viene fatto in noi in modo tale che lo vediamo subito con i nostri occhi; per questo non solo ascoltare, volere, immaginare, ma anche sentire, è la stessa cosa che pensare" (Cartesio, Principi di Filosofia). In questo senso, è ciò che rende il soggetto consapevole di se stesso. Il semplice fatto di pensare mi mostra subito che sono: "Penso, quindi sono" (Discorso del metodo).

Il pensiero distingue il soggetto dalle cose e dalle cause meccaniche. Le realtà materiali, infatti, sono di ordine diverso dal pensiero: non possono riflettere, non possono tornare indietro su se stesse, non possono dubitare. Il pensiero è quindi autenticamente libero; attraverso il dubbio che rende possibile, ha acquisito una vera autonomia (Meditazioni metafisiche, II). Il soggetto pensante non è mai riducibile a una cosa del mondo, determinata da catene causali; è libero, dovendo sempre scegliere il senso delle situazioni (J.-P. Sartre, l'Être et le néant).





Bibliografia


www.larousse.fr/encyclopedie

tradotto con l'ausilio di www.deepl.com

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