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Perversione




Deviazione rispetto all'atto "sessuale normale", definito come coito volto a ottenere l'orgasmo mediante penetrazione genitale, con una persona del sesso opposto.
Si dice che vi è perversione: quando l'orgasmo è ottenuto con altri oggetti sessuali (omosessualità, pedofilia, contatti con gli animali, ecc.) o con altre zone corporee coito anale, ecc.); quando l'orgasmo è subordinato in modo imperioso a certe condizioni estrinseche (feticismo, travestitismo, voyeurismo e esibizionismo, sadomasochismo), che possono anche provocare da sole il piacere sessuale.
Più in generale, si designa come perversione l'insieme del comportamento psicosessuale che si accompagna a tali atipie nell'ottenimento del piacere sessuale.

Nella psicoanalisi si parla di perversione solo in relazione alla sessualità ma autori che ammettono una pluralità di istinti sono indotti a dare una estensione molto ampia alla perversione e a moltiplicarne le forme: perversioni del "senso morale" (delinquenza), degli "istinti sociali" (prossenetismo), dell'istinto di nutrizione (bulimia, dipsomania). Nello stesso ordine di idee, si parla correntemente di perversione o piuttosto di perversità per qualificare il carattere e il comportamento di alcuni soggetti che mostrano una crudeltà o una malvagità particolari.



Bibliografia

Laplance J., Pontalis J.-B., Vocabulaire de la psychanalyse, Presses Universitaires de France, Parigi, 1967 tr. it. Enciclopedia della psicoanalisi, Laterza, 1993

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