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Pigmei




Popolo favoloso di nani. La loro vita durava fino agli otto anni, le donne figliavano di cinque, e nascondevano i loro parti nelle buche della terra, per non lasciar rapire i bambini dalle gru, con le quali questa nazione era sempre in guerra. Plinio dice che le loro case erano fatte di gusci d'uova, mentre altri pretendono ch'essi abitavano in buche sottei-ranee. Secondo alcuni questi esseri minuscoli, tagliavano ogni spica con una scure piccolissima, come se fosse un albero. Si vuole che viaggiassero sopra carri tirati da pernici. Un giorno Ercole, dopo aver vinto nella Libia il gigante Anteo, che alcuni fanno re dei pigmei, s'addormentò, e durante il sonno fu assalito da un esercito di pigmei i quali presero, per vincerlo, le precauzioni che si richieggono per impadronirsi di una città. Le due ali di quest'esercito piombarono sopra ciascuna delle mani dir quell'eroe, e mentre il grosso attacca la gola e gli arcieri danno l'assalto ai piedi, la regina coi più valenti dà l'assalto alla testa. Ercole si desta, e ridendo di quei sforzi, avvolge tutti i pigmei nella pelle del leone nemeo e li porta a Euristeo.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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