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Pudore




Deità che gli antichi adoravano con rispetto, e che presiedeva all'onesta vergogna della sposa. Gli Ateniesi gli consacrarono un altare, e i Lacedemoni gli fecero una statua, secondo Pausania, per il fatto seguente. Icario promise di dare in sposa la figlia Penelope a Ulisse, a condizione che la lasciasse sempre presso la sua famiglia, con la quale avrebbe anch'egli dovuto convivere. Ma, sposatala, Ulisse, deliberò di ritirarsi a casa sua. Addolorato il padre di tale decisione, pregò la figlia di non abbandonarlo, e quantunque Penelope fosse già incamminata per seguire il marito, non tralascia però di accompagnarla pregandola di restare con lui. Infine Ulisse, vinto dall'insistenza del suocero, acconsentì alla moglie dì far ciò che voleva, o andare con lui, o restare col padre. Essa per risposta si tirò il velo sul capo, coprendosi la faccia; ciò che pel padre fu un segno evidente che la figlia desiderava seguire il marito; perciò senz'altro la lasciò andare, e nel luogo, dove essa si coperse il viso, il padre pose una statua al Pudore, cioè a quella onesta vergogna, che mostrò Penelope nel contraddire il padre per non lasciare il marito; e questa statua era rappresentata con la faccia coperta da un velo.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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