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Sadismo e masochismo





Le persone che hanno bisogno di fantasie o azioni sadiche per raggiungere una gratificazione sessuale stanno spesso inconsciamente cercando di capovolgere scenari infantili in cui sono state vittime di abusi fisici o sessuali. Infliggendo agli altri quello che è successo a loro, questi individui ottengono al medesimo tempo una vendetta e un senso di padronanza sulle esperienze infantili di abuso. Fenichel (1945) riteneva che i pazienti masochisti facessero un sacrificio – accettando un male minore al posto della castrazione. In alcuni casi questi pazienti si difendono dall’ansia di separazione sottomettendosi a un abuso, e sono convinti che la relazione sadomasochistica sia la sola forma possibile di relazione oggettuale.

Sebbene il masochismo sia stato in maniera stereotipata associato alle donne, forme minori di fantasie sadiche e masochistiche possono essere osservate in quasi tutti gli individui. Le pratiche dei maschi omosessuali e i racconti delle prostitute suggeriscono addirittura che le attività sessuali masochistiche siano prevalenti negli uomini.

In termini relazionali, il sadismo spesso si sviluppa da una particolare relazione oggettuale interna nella quale l’oggetto rifiutante e distante necessita di uno sforzo energico per superare la propria resistenza rispetto alla corrispondente rappresentazione del Sé. Similmente la resa masochistica può essere una messa in atto di una relazione oggettuale interna nella quale l’oggetto risponde al Sé solo quando viene umiliato.

L’uso sempre più diffuso di internet ha favorito lo sviluppo di attive organizzazioni sociali costituite da coppie o individui che spesso si identificano con la sigla BDSM; oltre a indicare sadismo e masochismo, l’acronimo si riferisce a bondage/disciplina e dominazione/sottomissione. Alcuni di questi individui preferiscono essere legati o sottoposti ad altri tipi di controllo fisico, mentre altri cercano attivamente forme di punizione. Nella maggior parte dei casi le coppie che praticano consensualmente queste attività sessuali non cercano un’assistenza psichiatrica e, se intraprendono una terapia di coppia, possono ignorare completamente tali attività focalizzandosi su altri problemi relazionali.



Bibliografia

Gabbard, G. O., Psichiatria psicodinamica. Quinta edizione basata sul DSM-5, Raffaello Cortina, Milano, 2015

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