Differenziarsi dal volgo
Tralascia
lo studio e non avrai afflizioni.
Tra
un pronto e un tardo risponder sì
quanto
intercorre?
Quel
che gli altri temono
non
posso non temer io.
Oh,
quanto son distanti e ancor non s'arrestano!
Tutti
gli uomini sono sfrenati
come
a una festa o un banchetto sacrificale,
come
se in primavera ascendessero ad una torre.
Sol
io quanto son placido! tuttora senza presagio
come
un pargolo che ancor non ha sorriso,
quanto
son dimesso!
come
chi non ha dove tornare.
Tutti
gli uomini hanno d'avanzo
sol
io sono come chi tutto ha abbandonato.
Oh,
il mio cuore di stolto
quanto
è confuso!
L'uomo
comune è così brillante
sol
io sono tutto ottenebrato,
l'uomo
comune in tutto s'intromette,
solo
io di tutto mi disinteresso,
agitato
sono come il mare,
sballottato
sono come chi non ha punto fermo.
Tutti
gli uomini sono affaccendati
sol
io sono ebete come villico.
Sol
io mi differenzio dagli altri
e
tengo in gran pregio la madre che nutre.
Bibliografia
"Tao Te Ching", di Lao Tzu,
A cura di Luciano Parinetto,
Edizioni La vita Felice, Milano, 1995