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Umore




Nella storia della medicina, nome dato dall’antica scuola di Coo a ciascuno dei 4 fondamentali fluidi organici sui quali era fondata la cosiddetta dottrina umorale: sangue, flemma, bile gialla e bile nera (quest’ultima detta anche atrabile o umor nero). Dall’equilibrio o di squilibrio degli u. derivano le funzioni normali o patologiche, il benessere o la malattia: il temperamento dell’individuo (sanguigno, flemmatico, bilioso, atrabiliare) dipende dalla varia miscela degli umori.

L’umoralismo è il complesso delle concezioni dottrinali che si riallacciano alla dottrina umorale. psicologia Nella psicologia moderna il concetto di u. rientra nella sfera dell’affettività. Se le emozioni sono reazioni affettive intense (gioia, dolore, rabbia, irritazione, paura) e i sentimenti modi di sentire a più lento decorso (per es., contentezza, malinconia, nostalgia), se non costanti della personalità di un soggetto (per es., vanità, diffidenza), l’u. designa il tono generale dell’affettività o tono vitale fondamentale, durevole ma modificabile dall’ambiente. L’u. può oscillare fra i due poli dell’esaltazione euforica e della depressione dolorosa. Se la costanza nell’u. stabile intermedio può denominarsi serenità, con labilità dell’u. si indica l’estrema variabilità di questo tra gli opposti estremi.






Bibliografia


da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it

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