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Venere Callipiga




Raccontasi che due figlie di contadini, giovanette graziose, contendendo chi -di loro avesse le natiche più belle; e non potendosi accordare fra loro, ricorsero al giudizio di un giovane sconosciuto, il quale, dopo aver attentamente esaminate le parti da cui nacque la contesa, giudicò che la maggiore le aveva più belle, e la condusse seco a casa. Un fratello di questo giovane, saputo dell'avventura, volle vedere l'altra sorella, che se ne stava tutta mesta, per essere stata giudicata aver meno belle le natiche, le quali, mostrate al giovane, gli parvero tanto belle che tosto se ne innamorò e la prese per moglie; in memoria di che, diventate le due sorelle, per tale qualità, in poco tempo ricche, fecero poi fare una statua a Venere, chiamandola Callipiga, dalle belle natiche.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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